IL SUBBUGLIO, CONTROINFORMAZIONE E STILE DI VITA ALTERNATIVO
Perché questo nome?
Subbuglio non inteso come caos, bensì nell’accezione di agitazione, scompiglio.
In un’epoca in cui la cultura dominante pare cristallizzata e appiattita su forme e messaggi consumistici e ipercapitalistici, sembra doveroso levare una voce controcorrente. Come gli operai in sciopero, come un corteo selvaggio in sostegno di uno spazio popolare, come una comunità in rivolta per difendere l’ambiente, ci proponiamo di creare scompiglio, di increspare quel lago piatto che sono la comunicazione, l’informazione e il senso comune odierno.
Come si struttura?
Non solo sul web, ma anche su carta, nonostante di questi tempi paia una pazzia. Spesso i nuovi media producono post e articoli dimenticati dopo pochi giorni. Scomparsi nell’infinità dei contenuti della rete. Il Subbuglio si propone di essere presente anche nel reale, nelle librerie, nelle biblioteche e nel cuore dei lettori.
Dove nasce?
Il Subbuglio nasce ad Alba, città industriale che ha visto negli ultimi anni crescere a dismisura il comparto turistico. Non a caso si è allargata la classe di lavoratori che operano in questo comparto. Cuochi, lavapiatti, receptionist, camerieri, si sommano agli operai impiegati nel settore dolciario, tessile, agricolo e manifatturiero. Le disparità, le diseguaglianze economiche e sociali nella nostra città sono lampanti. In tale ambiente è necessaria una voce capace di informare e difendere il punto di vista di chi è costretto a svendere la propria forza lavoro, di chi vuole vivere in un mondo differente.
Che cosa conterrà il Subbuglio?
Articoli, interviste, disegni e musica inerenti sia al panorama internazionale, sia al contesto locale. Poi un glossario per imparare o non dimenticare parole importanti, spesso cancellate o sostituite dalla cultura spazzatura (aziendalistica) sorta dagli anni ’90 in Italia: una cassetta degli attrezzi per avvicinarsi alla cultura contropotere. A metà tra una fanzine e una rivista, saprà di punk, di underground e remerà senza dubbio controcorrente. Redatto da militanti e attivisti dall’ottica antifascista, antisessista e anticapitalista.
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